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LE BACCANTI
Domenica, 21 Agosto 2016, 19:30
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COAZZOLO - PAESAGGI E OLTRE 2016
Parco nel Castello
domenica 21 agosto ore 19.30
LE BACCANTI
di Euripide
con Ilaria Bacciu, Carlo De Ambroggio, Gaia Dimino, Teo Morselli, Federico Orizzonte, Marianna Rotella, Martina Scudeler, Ilaria Vannucci, Iglifh Zorzi
danzatori Francesca Bini, Alice Carello, Virginia Parisa, Luana Seidita, Giulia Vianzone
coreografie di Silvia Gatti
Regista assitente Teresa Caporale
regia di Tommaso Massimo Rotella
Magdeleine G

Ingresso 8 €

 

Il culto di Dioniso, descritto da Euripide con l’accuratezza di un etnologo, appare ambiguo e terribile, fatto di rinascita e nello stesso tempo di annientamento. Il fedele vive durante il rito un’esperienza di smarrimento, di dissolvimento della propria identità: precipitando in uno stato che noi definiamo trance, e i Greci estasi (ékstasis, “uscire fuori di sé”) oppure entusiasmo (enthousiasmos, “essere invaso dalla divinità”), il seguace di Dioniso diviene un éntheos, un “uomo dentro cui dimora un dio”. Alla sua personalità quotidiana si sovrappone un’altra più terribile personalità, che s’impossessa del suo corpo e della sua psiche per poi abbandonarlo, immemore, alla fine del rito. Lo spettacolo, segue queste linee guida e si dipana nella scenografia naturale e unica del Parco del Castello, attraverso la fisicità degli attori, oltre che delle danzatrici. Musica, danza e recitazione, confluiscono. Un gruppo di attori e danzatrici molto giovani, ma con esperienza, contribuiscono nella profusione di energia che scaturisce da questo testo di Euripide. Sono evidenti, in tutta la rappresentazione, le tracce e i rimandi ai quattro elementi: terra, aria, acqua e fuoco, che sono stati il punto di partenza per costruire lo spettacolo.

 

Il nucleo centrale dell'opera è la vendetta preparata da Dioniso ai danni di Penteo che non riconosce la sua divinità. Bacco stravolge la mente di Penteo e farà in modo che venga sbranato e ucciso dalla sua stessa madre, Agave, insieme alle Baccanti. Considerata il capolavoro euripideo può essere interpretata come l'espressione più chiara del razionalismo euripideo (per l'orrore generato dalle descrizioni del rituale dionisiaco) o come il riflesso di una “conversione” del poeta al senso religioso (per le suggestioni delle parti corali e l'invito a una pienezza di vita).

 

Luogo Coazzolo (AT)
 

sede legale: Via XX Settembre, 126 - 14100 Asti
ufficio: via Bottego, 2 - 14100 Asti
tel. e fax 0141 321402      P.IVA 01539270056

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